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Le poche fonti narrative che trattano della conquista normanna (in particolare Amato di Montecassino e Guglielmo Appulo) rimandano al 1017 come anno in cui gruppi di "cavalieri" normanni, giunti soprattutto dalla Normandia ma anche da altre località dell'attuale Francia settentrionale, iniziarono una serie di operazioni militari in Puglia in funzione antibizantina: prodromi di quell'inarrestabile successo bellico - frammisto ad una notevole abilità politica e diplomatica - che avrebbe portato i Normanni a detenere il controllo di quasi tutta l'Italia meridionale entro gli ultimi decenni dell'XI secolo. La scadenza del millenario da quelle prime e fondamentali azioni militari, dunque, è sembrata costituire l'occasione per un rilancio della tematica inerente il rapporto città meridionali - Normanni, che aggiorni il quadro storiografico esistente proponendo ulteriori riflessioni e nuovi dati sui quali indagare. Si è, infine, pensato di comprendere l'arco cronologico interessato dalle relazioni tra gli inizi dell'XI secolo e la prima metà del XII, o almeno fino a quel 1130 in cui, con la creazione del Regno, si avviarono processi storici che, è noto, richiedono griglie interpretative diverse, adatte a scenari profondamente mutati rispetto al periodo della conquista e dell'insediamento.